lunedì 3 dicembre 2012

Vacanze a Cortina d’Ampezzo

Cortina con le sue montagne imbiancate è un luogo splendido nel quale trascorrere piacevoli giornate. Collocata al centro della Conca d’Ampezzo è il comune più grande del Veneto, dopo Venezia. Vari sono i luoghi, soprattutto religiosi, che si possono visitare, uno di questi è la Basilica dei Santi Filippo e Giacomo, dedicata ai patroni del luogo e sede della parrocchia di Cortina d’Ampezzo. La basilica, in puro stile settecentesco, è formata da una sola navata con nicchie non molto profonde e un presbiterio di grandi dimensioni illuminato da due finestre rettangolari, al suo interno sono custoditi i resti di San Liberale e San Teofilo.

Ma l’elemento più importante della basilica è il campanile, che per la sua bellezza e maestosità è diventato il simbolo di Cortina. Un altro luogo di culto dove è possibile recarsi è la Chiesa della Madonna della Difesa, nella sue vicinanze si trova il cimitero comunale, questa è stata costruita nel 1750 sulle macerie di un altro edificio, il suo interno è ornato con dipinti, statue, foglie d’oro e marmi policromi, oggi è gestita dai Frati Minori Francescani.

Altre chiese da visitare sono la Chiesa di Sant’Antonio da Padova, la Cappella della Beata Vergine di Lourdes, la Chiesa di San Nicolò,San Biagio e Sant’Antonio abate, la Chiesa di San Francesco e la Cappella della Santissima Trinità. Invece, tra gli edifici civili, si può ammirare la Ciasa de ra Regoles (Casa delle regole) in Corso Italia, questa struttura ospita l’amministrazione cittadina e il Museo d’Arte Moderna “Mario Rimoldi”, uno dei tre musei più importanti di Cortina d’Ampezzo insieme al Museo Paleontologico “Rinaldo Zardini” e al Museo Etnografico “Regole d’Ampezzo”.

Per godere del panorama innevato e respirare aria pulita è indispensabile recarsi al Parco naturale regionale delle Dolomiti d’Ampezzo, al suo interno si trovano i famosi gruppi dolomitici quali le Tofane, il Cristallo, la Croda Rossa, il Col Bechei e la cima Fanes, alcune vette superano i 3.200 metri d’altezza e al loro interno si trovano dei piccoli ghiacciai. Il parco è circoscritto tra la Valle del rio Falzarego e la Val Padeon, ospita diciannove strutture turistiche, rifugi alpini e ristoranti.

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martedì 27 novembre 2012

Cosa vedere a Città di Castello

La regione Umbria è considerata il polmone di Italia, è infatti una terra molto verde che regala panorami stupendi e vacanze dove immergersi nel completo relax. Questa regione è costituita da borghi incantevoli dove ancora è presente uno stile architettonico antico. Tra queste cittadine c’è anche Città di Castello che incanta e attira a se un alto numero di turisti che sognano una vacanza riposante nel magnifico centro Italia. Qui è possibile dedicarsi alla scoperta di luoghi nuovi anche al di fuori delle mura della città.

Il percorso museale permette di fare visita ai diversi musei e godere delle opere d’arte di Maestri della storia dell’arte, è sufficiente pensare ad artisti del calibro di Signorelli,  Raffaello, o  Burri.
Invece per quanto riguarda l’itinerario rinascimentale, vediamo che ci darà la possibilità di conoscere tutto il centro storico della città con le splendide dimore patrizie che risalgono al 500 e i fantastici Palazzi Vitelli. Si può facilmente notare che il centro storico vede essere ammirato come se si trattasse di un museo per poter osservare la Torre  del XIV sec., il Palazzo del Podestà,  il Campanile cilindrico dell’XI-XII sec., costruzione assegnata ad Angelo da Orvieto ma che in direzione della piazza esibisce la facciata barocca del 1686, il Palazzo Comunale o Palazzo dei Priori, signorile edificio gotico opera di Angelo da Orvieto, inoltre  camminando per i vicoli del centro o trattenendosi nelle due piazze principali, Piazza Gabriotti e Piazza Matteotti  nominate rispettivamente Piazza de’ Sotto e Piazza de’ Sopra.
Il percorso prestabilito per ammirare le opere architettoniche religiose, ci condurrà  alla conoscenza delle celebri chiese come il Duomo, o invece, nei luoghi vicini alla  città, sarà possibile visitare il luogo di culto della Madonna di Belvedere, posto in area paesaggistica ed innalzato nella sua concezione barocca  da Antonio Gabrielli e Nicola Barbioni;  l’Eremo di Buon Riposo, dove San Francesco era abituale sostare in circostanza dei suoi viaggi in direzione di la Verna, l’Abbazia benedettina di Santa Maria e Sant’Egidio a Badia di Petroia, dell’XI-XII sec., l’Oratorio di San Crescentino a Morra, con la sequenza di dipinti che il Signorelli vi conseguì nel 1507.
C’è poi la presenza di Itinerari di paesaggi naturali  per ammirare la natura e lo spettacolo del territorio che sono transitabili a piedi o a cavallo in tutto il territorio.

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Cosa vedere a Verona

Verona è una magica città che risale alla mente di tutti come lo scenario della tragica ma stupenda storia d’amore di Romeo e Giulietta. Infatti la maggior parte dell’economia e del turismo veronese è proprio dipendente da questo dramma shakespeariano. Se volete scoprire cosa c’è oltre al celebre balcone degli innamorati potreste seguire la piccola guida qui di seguito che annovera solo alcune tra le tante bellezze della città di Verona.

L’Arena di Verona è, insieme a Romeo e Giulietta, il segno di riconoscimento per cui  Verona è celebre in tutto il mondo. Quasi certamente è stata costruita attorno al I secolo. L’Arena, analogamente a tutti gli Anfiteatri, accoglieva gli spettacoli dei gladiatori seguiti da tutto il popolo. Essa mostra una struttura resistente e maestosa con la parte esterna ricoperta di mattoni e pietra veronese che danno origine ad uno splendente effetto di colori; invece, la parte interna, con il moto concentrico delle scalinate, infonde negli spettatori un particolare effetto di magnificenza. Sul suo enorme palcoscenico si svolgono  considerevoli spettacoli musicali, l’Arena conserva nel tempo la sua millenaria attività.
Il Duomo di Verona, conosciuto anche come  la Cattedrale di Santa Maria Matricolare che si erge in una piccola ma splendida piazza dove, la Cattedrale, appunto, è nata sui residui di due chiese paleocristiane e, benché sia stata legittimata nel 1187, è stata subordinata a continue opere di rigenerazione per molto tempo. La parte anteriore deriva da una sovrapposizione di gotico e romanico, con un incantevole portico a due arcate che  si inserisce all’interno dove eminenti pilastri in marmo rosso di Verona suddividono le tre navate.
La Chiesa di San Zeno Maggiore è uno dei più caratteristici modelli dell’architettura romanica in Italia e l’attuale immagine sembra risalire al XII secolo. Al di là di  conservare il corpo del Santo,la Chiesa è cospicua di opere scultoree e pittoriche dal XII al XVI secolo, tra queste è di grande interesse la Pala di San Zeno di Andrea Mantegna, questa è il primo caso di “sacra conversazione”.La Pala fu posizionata sull’altare di San Zeno il 31 luglio del 1459 e da quel giorno, perdura nell’ animare i turisti.
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lunedì 26 novembre 2012

Cosa vedere a Città di Castello

La regione Umbria è consiederata il polmone di Italia, è infatti una terra molto verde che regala panorami stupendi e vacanze dove immergersi nel completo relax. Questa regione è costituita da borghi incantevoli dove ancora è presente uno stile architettonico antico. Tra queste cittadine c’è anche Città di Castello che incanta e attira a se un alto numero di turisti che sognano una vacanza riposante nel magnifico centro Italia. Qui è possibile dedicarsi alla scoperta di luoghi nuovi anche al di fuori delle mura della città.

Il percorso museale concede di fare visita ai molteplici musei e ammirare le opere d’arte di Maestri della storia dell’arte, è sufficiente pensare ad artisti del calibro di  Raffaello e Luca Signorelli, o al Maestro Alberto Burri.
Invece per quanto riguarda l’itinerario rinascimentale, vediamo che ci darà la possibilità di conoscere tutto il centro storico della città con le splendide dimore patrizie che risalgono al 500 e i fantastici Palazzi Vitelli. Ci si renderà conto che il centro storico vede essere visitato come se fosse un museo per poter visitare il Campanile cilindrico dell’XI-XII sec., la Torre civica del XIV sec., il Palazzo del Podestà, costruzione assegnata ad Angelo da Orvieto ma che in direzione della piazza esibisce la facciata barocca del 1686, il Palazzo Comunale o Palazzo dei Priori, signorile edificio gotico opera di Angelo da Orvieto, inoltre  camminando per i vicoli del centro o trattenendosi nelle due piazze principali, Piazza Matteotti e Piazza Gabriotti, nominate rispettivamente Piazza de’ Sopra e Piazza de’ Sotto.
L’itinerario religioso ci guiderà alla rivelazione delle memorabili chiese come il Duomo, San Francesco, la Madonna delle Grazie, il Convento di Santa Veronica, Santa Maria Maggiore, San Domenico, o invece, nei luoghi circostanti la  città, sarà possibile visitare il Santuario della Madonna di Belvedere, posizionato in zona panoramica e eretto nella sua conformazione barocca (1669-1684) da Antonio Gabrielli e Nicola Barbioni;  l’Eremo di Buon Riposo, dove San Francesco era abituale fermarsi in circostanza dei suoi viaggi verso la Verna, l’Abbazia benedettina di Santa Maria e Sant’Egidio a Badia di Petroia, dell’XI-XII sec., l’Oratorio di San Crescentino a Morra, con la sequenza di dipinti che il Signorelli vi conseguì nel 1507.
C’è poi la presenza di Itinerari naturalistici per ammirare la natura e lo spettacolo del territorio che sono transitabili a piedi o a cavallo in tutto il territorio.

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Cosa vedere a Cortina d’Ampezzo

Cortina d’Ampezzo è una delle mete alpine più celebri al mondo tanto da essere introdotta nell’ confederazione “Best of the Alps” che unifica le zone montane più rilevanti di cinque differenti popolazioni alpine. In compagnia di Cortina ci sono mete leggendarie come Chamonix Mont-Blanc, Davos, Garmisch- Partenkirchen, Grindelwald, Kitzbühel, Lech Zürs am Arlberg, Megève, St. Anton am Arlberg, St. Moritz, Seefeld e Zermatt,  che sono rappresentanti della magnificenza delle Alpi.

Il centro fremente di Cortina è senz’altro Corso Italia, la principale via per le passeggiate, quella più popolosa e che è anche un concentrato della mondanità del posto. Ai lati dell’isola pedonale lo sfarzo è peculiare ed dato dalla presenza di negozi e boutique influenti: moda, pietre preziose e antiquariato, ma altresì spazi per le esposizioni e gastronomia.
La chiesa di San Filippo e Giacomo fu innalzata nel 1775. Nella parte interna  ci sono gruppi scultorei di Andrea Brustolon, affrescati di Francesco A. Zeiler, Giuseppe Zanchi, Luigi Gillarduzzi e Giuseppe Ghedina. In seguito venne innalzata la torre, tra il 1851 e il 1858,  che tuttora spunta su Cortina ed è ben distinguibile da differenti punti.
Da non lasciarsi sfuggire la Ciasa de ra Regoles, dove si scorgono tre interessanti musei: quello paleontologico, quello etnografico e la collezione d’arte moderna Mario Rimoldi che vanta la presenza di oltre 400 opere di grandi artisti italiani del secolo scorso.

Lo charme che Cortina ha sugli artisti, nei letterati, negli studiosi spinge nel tempo e nella storia del 900. Qui hanno abitato il musicista Mahler, gli autori Comisso, Buzzati, Parise, Hemingway, i poeti Montale e Zanzotto, i reporter Biagi e Montanelli, i pittori De Chirico e De Pisis attratti dal segnale della bellezza di queste montagne.
Per poter adorare opere d’arte del novecento è d’obbligo una tappa al Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi che conserva una collezione desiderabile con opere  di De Pisis, Sironi, De Chirico, Campigli, Carrà, Cesetti, Depero e molti altri artisti.
La cultura è di casa a Cortina e gli eventi non si fanno di certo attendere, infatti, si verificano incontri con gli autori, manifestazioni di cori, serate jazz, mostre fotografiche e rassegne di scultori su legno.

 

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Cosa vedere a Procida

Procida è la più piccina tra le isole napoletane e che ha mantenuto la sua caratteristica identità relativa al paesaggio Mediterraneo, ed è la meta adatta per chi brama una vacanza serena e distante dall’attività turistica di massa. Qui vi scoprirete sommersi in un luogo nel quale  la cospicua flora si unisce all’architettura e al mare scintillante e blu che sarà protagonista di una vacanza veramente incancellabile.

La parte della marina è designata anche dal sobborgo dei pescatori padroneggiato dal Castello che si innalza sul ciglio della parete di tufo a picco sul mare. Invece il cuore dell’isola è la  Terra Murata e qui vedrete delle casette propriamente medioevali, chiese, edifici e un castello ancora immutato per 300 anni. Chi avrà voglia di introdursi per gli stretti vicoli  della piccola città, tratterrà il respiro per quanto ne resteranno stupiti dalla magnificenza delle armonie senza tempo e dalla opportunità di osservare il paesaggio di tutto il territorio isolano. La maggioranza dei visitatori è innamorato della zona di Marina di Chiaiolella, la particolare camminata  sul lungo mare per riposare durante la durata della vostra splendida vacanza. Arrivare a Procida è molto semplice, basterà prendere un traghetto o un aliscafo che partono tutti giorni dal porto di Napoli, il Molo Beverello, oppure dal porto di Pozzuoli.

Appena giunti alla Marina grande di Procida si resta affascinati dalle casette colorate tipiche del paesaggio procidano. Il Porto di Procida è ricco di bar, ristoranti e negozi di ogni tipologia. I ristoranti dell’isola offrono fantastici piatti a base di pesce, ottimo pesce fresco preso dai pescatori del posto. Giunti al porto potrete raggiungere le altre zone dell’isola prendendo un taxi oppure uno dei caratteristici furgoncini che sono talmente piccoli da passare agevolmente tra gli stretti vicoli dell’isola partenopea. Di grande interesse per i turisti è la visita all’isolotto di Vivara, caratterizzato dal verde incontaminato e da qui è possibile godere di un panorama talmente bello da mozzare il fiato, da qui, infatti, è possibile immergersi nel blu del mar Tirreno che è capace di riempire gli occhi e il cuore di chi lo osserva. Procida è un’isola particolarmente adatta alle famiglie con bambini che potranno godere dei benefici del mare e di giornate in completo relax.

 

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venerdì 23 novembre 2012

Week end di benessere alle terme

Chi non ha mai pensato di scappare dalla logorante routine quotidiana e passare un week end alle terme? Ebbene sì, le terme rispondono alla moderna idea di relax, risposo e svago. Chi non vorrebbe farsi coccolare con un massaggio, rigenerarsi con una sauna, ammorbidire la propria pelle con una maschera? Qualche tempo fa, i trattamenti termali erano quasi un lusso, appannaggio di pochi fortunati benestanti: oggi invece il regalo più comune e gradito, è il pacchetto completo per un fine settimana alla Spa .

Tra tutti i trattamenti offerti c’è l’imbarazzo della scelta: dermoabrasione, digitopressione, fitoterapia, gommage, mesoterapia e svariati tipi di massaggio tra cui: massaggio con le pietre, idrofisioterapico, messaggio thai, massaggio watsu e shiatsu. Se tutto questo non vi basta allora potreste provare la Vasca di deprivazione sensoriale: si tratta di una vasca schiusa in un luogo appartato, con altri elementi naturali che consente, attraverso l’annullamento dei sensi, di tornare ad uno stato primitivo e originario. C’è anche la Vinoterapia. Attenzione, il nome è ingannevole: non ha nulla a che vedere con sommelier e degustazioni.

Si tratta di un trattamento con prodotti naturali derivati dall’uva, che sonano al corpo grande beneficio.  Il Vital Body System è un trattamento che sfrutta onde a bassa frequenza cui il corpo viene esposto per trattare problemi estetici. Ci sono inoltre molte altre attività che si possono praticare con l’acqua come l’acquaerobica, che prevede esercizio ginnico in acqua. Essendo l’acqua un elemento che trattiene i movimenti del corpo, tale tipo di esercizio è molto tonificante. C’è poi Acqua balancing: in una vasca di acqua calda, da un massaggiatore lavora sul che corpo è attivandone la mobilità, effettua streatching e favorisce una respirazione adeguata. Oppure l’Algoterapia, un trattamento che prevede l’immersione del corpo in una vasca di acqua e alghe che contribuiscono, con le loro proprietà a distendere la pelle e renderla morbida.

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